lunedì 23 aprile 2018

Reportage fotografico al mercato del Giovedì

Eccoci tornati con il solito post mattutino del Lunedì!
Oggi voglio raccontarvi un'esperienza che ho avuto la possibilità di fare, ovvero questa: con la mia classe siamo andati a fare un reportage fotografico nel mercato della mia città!
Quest'esperienza, resa possibile dal prof. Manfredini, era l'inizio di un piccolo percorso per acquisire più manualità con la macchina fotografica.
Ovviamente il prof prima di uscire ci ha dato le indicazioni principali e lo scopo di questo reportage.
Una volta arrivati al mercato ci siamo divisi tutti e abbiamo fatto prima un giro per ambientarci e poi abbiamo iniziato a scattare.
Alla fine delle 2 ore di reportage, ci dovevamo trovare con 12 fotografie ben precise divise in 4 categorie.
Le 4 categorie erano:
1) Il contesto: oltre al mercato dovevamo inserire un elemento iconico della città, come un monumento, palazzo, edificio... qualsiasi cosa presente esclusivamente a Mantova.
2) Un dettaglio o particolare: dai semplici prodotti ai ristretti ma significativi particolari come una stretta di mano, uno scambio di contanti o lo scambio del prodotto stesso.
3) Le caratteristiche principali: il lavoro di un commerciante nei suoi pro (momento di paga) o contro (un povero Cristo che si riposa dopo una dura giornata di lavoro o mentre provvede a riordinare il suo spazio di lavoro).
4) Infine l'atmosfera: la sensazione che si prova all'interno del mercato vero e proprio, qualcosa che spinga il lettore ad immedesimarsi totalmente nell'attimo catturato, (per far un esempio: un'ondata di anziane signore turiste con compatta in una mano e bastone da passeggio nell'altra... tale categoria di turisti è circa individuabile in ogni regione dell'intero globo).
Ora vi lascio con qualche foto che ho fatto!
Alla prossima :)

Caratteristiche principali

Contesto

Dettaglio

lunedì 16 aprile 2018

Come si fa una "buona" fotografia? /2

Bella a tutti!
Sono tornato per parlarvi di un nuovo lavoro che è, diciamo, antecedente a quello che vi ho parlato nello scorso post. Esso consisteva nella creazione di 5 fotografie secondo il metodo di Linea, Punto e Superficie.
Sembra una tecnica molto banale e inutile ma in realtà serve a capire la basi della fotografia! 
Nelle foto che si va a scattare si deve trovare un soggetto che sia molto visibile, deve attirare subito l'attenzione. Non è importante quanto la fotografia sia complessa, può essere anche molto semplice, ma l'importante è che attiri l'attenzione su ciò (soggetto) che noi vogliamo.
Molto importante è anche la scelta dello sfondo! Si può optare per due soluzioni: una di questa è l'utilizzo di uno sfondo neutro (tinta unita), di modo che il soggetto della nostra fotografia risalti ancor di più, oppure si può utilizzare uno sfondo molto sfocato in modo da non creare troppi elementi di disturbo che dopo andrebbero ad alterare la nostra fotografia e la percezione del soggetto.
Dalla mie spiegazioni sembrerebbe un esercizio molto banale ed inutile, ma in realtà è fondamentale per capire le basi della fotografia.
Ora vi faro vedere alcuni miei esempi:




lunedì 9 aprile 2018

Come si fa una "buona" fotografia? /1

Ciao e bentornati! Oggi vi parlo di come scattare una "buona" fotografia.
A scuola siamo partiti da un esercizio semplice: il professore ha messo a confronto un paio di foto scattate da noi per poi farci scegliere la migliore tra le due. Con questo piccolo esperimento abbiamo notato come la maggior parte della classe preferisse una foto rispetto l'altra.
Voi direste che magari è solo un caso ed è bello ciò che piace, secondo il nostro gusto soggettivo ma siamo sicuri che sia solo questo? Cos'è che ci fa preferire una foto rispetto un'altra?
Per rispondere a queste domande dobbiamo analizzare la composizione della fotografia.
Comporre significa dare forma combinando insieme. Ciò implica scegliere il soggetto, come fotografarlo, dove collocarlo nella fotografia, se metterlo su sfondo neutro o relazionarlo a ciò che lo circonda, in sintesi organizziamo tutti questi elementi al fine di scattare la miglior fotografia del nostro soggetto. Questo processo si può riassumere in tre parole: esplorazione, isolamento, organizzazione. La natura della composizione è organizzazione, il suo scopo è evidenziare il soggetto e presentarlo nella forma graficamente più efficace.
Le regole compositive sono solo suggerimenti che il fotografo può seguire e trascurare.
La valutazione per scegliere una fotografia rispetto un'altra è il frutto di due fattori:
1. La percezione di un'immagine
2. Il gusto soggettivo
La percezione in sè comprende quel complesso di conoscenze relative ai cinque sensi: vista, gusto, olfatto, udito e tatto. La percezione ci permette di comprendere i fatti e le cose che succedono a noi o intorno a noi, ci permette di relazionarci con gli altri.
Ovviamente la percezione di un'immagine ha che vedere con la percezione visiva.
Quindi, in che modo percepiamo un'immagine?
La teoria del campo è una teoria elaborata nel 1971 da Attilio Marcolli. Essa si rifà alle teorie della Gestalt, secondo la quale la nostra percezione avviene per modelli che si sono già formati man mano nella nostra mente. Perciò la teoria del campo considera come "campo" un insieme di elementi, un territorio, una zona delimitata in cui avvengono certi fenomeni o comportamenti secondo regole o criteri che valgono solo all'interno del campo ma all'esterno non valgono più. In breve il campo è un limite entro cui valgono certe regole. Le regole possono essere di natura o di diritto o convenzioni su cui ci si mette d'accordo.
Le composizioni di punti e di linee ci inducono ad elaborazioni di tipo logico-formale.
Le composizioni sono portatrici di significati e dimostrano la potenzialità espressiva dei segni, una volta che vengono organizzati. Ovvero un insieme di regole consolidate nel tempo e condivise da tutti che sono alla base della composizione di ogni forma di comunicazione visiva.
Ecco quindi alcuni esempi di fotografie scattate da me secondo la teoria di Marcolli:

linea orizzontale nel paesaggio


punto in alto nel ritratto

Dopo la teoria del campo troviamo la regola dei terzi.
Alla base della regola dei terzi vi è la sezione aurea. La sezione aurea è un concetto matematico ed è il rapporto tra due grandezze diverse, che dà come risultato il numero 1,618.
Questo numero è presente in natura sotto varie forme, dalla conchiglia del nautilus a stonehenge, dal corpo umano alle piramidi, ecc...
Nella fotografia dividiamo l'inquadratura con due linee orizzontali e due verticale, esse sono dette linee di forza. Nella composizione queste vengono impiegate in due modalità:
- il soggetto viene collocato su una o più linee di forza.
- le linee di forze suddividono lo spazio in tre parti orizzontali e tre verticali all'interno delle quali il soggetto o i soggetti vengono suddivisi.
Anche i punti creati dall'inserzione delle linee costituiscono dei punti di riferimento su cui collocare un soggetto o parte di esso nella composizione. Essi si chiamano punti di forza.
Alcuni esempi di fotografie scattate da me secondo la regola dei terzi:

linea di forza a destra su cui collocare il soggetto

punto di forza in alto a sinistra